Antincendio
Anche nel campo dei sistemi ANTINCENDIO ed evacuazione provvediamo a progettare ed installare gli impianti secondo precise disposizioni legislative soprattutto in merito alla componetistica utilizzata ed ai regolamenti che ne disciplinano il controllo.
Allarme Antincendio
Per avere una soluzione valida contro incendi un allarme antincendio rappresenta la migliore soluzione. Vediamo insieme l’allarme antincendio e la sua efficacia ed efficienza.
Per scongiurare qualsiasi pericolo di incendi in casa, in ufficio e in azienda l’allarme antincendio costituisce senza dubbio la soluzione adatta a cui tutti devono puntare.
Ma, volendo aiutarvi a comprendere bene perché l’allarme antincendio è una soluzione davvero efficace ed efficiente vi accompagniamo in una ricognizione delle caratteristiche generali.
La Centrale di Controllo
Elemento principe di un impianto di allarme antincendio è la sua centrale che assolve le funzioni fondamentali di raccolta dei segnali di pericolo e il lancio dell’allarme.
Si parla, quindi, di un elemento molto importante che assicura lo svolgimento delle seguenti operazioni dell’allarme antincendio:
• Ricezione dei segnali provenienti dalle periferiche dell’impianto ( rivelatori di fumo, barriere lineari di fumo, sensori termovelocimetrici ETC...) e verifica dell’esistenza di “condizioni di incendio”.
• Invio del segnale di allarme in base alle disposizioni programmate: significa che la centrale può semplicemente far partire gli avvisatori acustici o, in più, comunicare anche con l’eventuale postazione di controllo, con i vigili del fuoco oppure con la sala radio della vigilanza . Infatti, e’ molto utile predisporre nell’impianto antincendio un sistema di comunicazione vocale automatico che parte in caso di necessità. Per esempio si può installare un combinatore GSM che attraverso una scheda SIM, quando riceve dalla centrale antincendio, attraverso uno degli open collector il segnale, lui fa partire una serie di telefonate per comunicare lo stato di allerta e così far intervenire i vigili del fuoco etc.
• Sorveglianza dello stato generale dell’impianto di allarme incendio.
Si tratta, in particolare, di una funzione finalizzata al mantenimento della piena efficienza di tutte le componenti mediante il rilevamento di eventuali guasti e malfunzionamenti.
Teniamo a precisare che l’esistenza di un impianto di rivelazione incendi e’ veramente efficace soltanto se si esegue una costante manutenzione. Anche una volta ogni 6 mesi un passaggio veloce di un tecnico che con il computer si collega alla centrale ed esegue almeno i controlli principali e lo stato di sporcizia dei sensori. Infatti, i sensori piu’ avanzati hanno questa funzione di poter essere monitorati da questo punto di vista.
Dispositivo di allarme
Trattandosi dell’elemento dell’impianto di allarme antincendio probabilmente più conosciuto ne evidenziamo proprio la funzione. Si tratta dell’allarme, ossia del dispositivo acustico, o acustico –visivo, che attira l’attenzione al momento dello scoppio di un incendio.
Tale dispositivo può consistere in una sirena o in una campanella o, ancora, in segnali luminosi quali, ad esempio, pannelli ottico - acustici.
Dispositivi di segnalazione
Si tratta di quei componenti dell’impianto di allarme antincendio utili a “segnalare” la situazione di pericolo. Sono i pulsanti antincendio dislocati lungo i corridoi oppure comunque in luoghi facilmente raggiungibili. Questi dispositivi sono manuali, cioè devono essere attivati volontariamente da qualcuno. Normalmente all’interno di ogni ufficio o azienda esiste una procedura per l’evacuazione in caso d’incendio. In questa procedura sono sempre individuati dei personaggi che tra i vari compiti hanno anche quello di premere il pulsante antincendio che di solito significa proprio che bisogna abbandonare l’edificio. Infatti, quest’ultimo ha la grande responsabilità di valutare l’eventuale evacuazione oppure no.
Dispositivo di trasmissione dell’allarme
A volte, soprattutto negli impianti più grandi e complessi, sono presenti delle apparecchiature costituite da combinatori telefonici o modem che convogliano il segnale di allarme alla centrale dell’impianto stesso oltre che all’eventuale postazione di controllo e ai terminali delle forze dell’ordine.
Tali dispositivi, inoltre, svolgono anche l’importante funzione di trasmettere i segnali di guasto che possono interessare l’impianto.
Le periferiche di rilevazione
Si tratta dei sensori sparsi su tutta l’area della costruzione o della sua porzione che vuole essere protetta dall’impianto di allarme antincendio. Si tratta di rivelatori di fumo, sensori ottici, rivelatori di calore, rivelatori di fiamma, ossia tutti quegli strumenti che permettono di rilevare “segnali” legati alla presenza di un incendio.
Molte persone sottovalutano l’importanza di avere un impianto antincendio anche nella propria abitazione. CHIARATI, oggi si rivolge anche ai piccoli privati che vogliono avere maggiore sicurezza nella propria abitazione o piccoli negozi e uffici. Di norma gli incendi sono quelli che procurano maggiori vittime e danni economici incalcolabili.
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Certificazione Antincendio: chi la rilascia, le legge vigente, validità, modifiche impianti
CHIARATI mette la sua esperienza al vostro servizio per spiegarvi chi rilascia e come viene rilasciata la certificazione antincendio.
Chi rilascia la certificazione
Specifichiamo subito come la certificazione antincendio viene regolarmente rilasciata dal Ministero dell’Interno che, avvalendosi dell’operatività del Corpo dei Vigili del fuoco, effettua tutti i controlli preventivi al rilascio, appunto della certificazione Antincendio.
Il documento viene riconosciuto all’azienda o all’ente il cui impianto è sottoposto a certificazione solo dopo che i Vigili del Fuoco hanno effettuato una serie di controlli pianificati. E’ quindi essenziale, per chi vuole ottenere tale certificazione, presentare la richiesta al comando più vicino dei Vigili del Fuoco.
La legge
La certificazione antincendio è un documento che ha la funzione di attestare che un impianto è effettivamente conforme ai contenuti sulla sicurezza stabiliti dalla legge. Ma quali leggi vigono in materia?
Facciamo riferimento al D.M. 16/02/1982, secondo cui gli impianti debbono essere approvati dai Vigili del fuoco oltre che sottoposti a collaudo. Solo dopo esito positivo di entrambe queste fasi è previsto il rilascio del certificato Antincendio.
Attenzione alle modifiche
Un aspetto da tenere in considerazione parlando di certificazione antincendio è quella secondo cui anche dopo aver apportato delle modifiche ad un impianto antincendio è importante richiederne una nuova certificazione.
Il consiglio, quindi, è quello di presentare la loro comando una richiesta di approvazione preventiva delle eventuali modifiche tecniche o strutturali. Così facendo si riducono i tempi burocratici evitando di realizzare interventi non idonei al rilascio della certificazione antincendio.
La validità del certificato
Attenzione, poi, alla validità della certificazione antincendio.
Infatti, dovete sapere che il certificato rilasciatovi dai Vigili del Fuoco non è Una Tantum, bensì ha una sua scadenza differente a seconda del tipo di attività che viene svolta nelle sedi in cui l’impianto è ospitato. Occhio, quindi, a tenerne sotto controllo anche la scadenza una volta che questo è stato rilasciato la prima volta.
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